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Il Progetto

Attività

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Di seguito, gli interventi da realizzare e le soluzioni tecnico-organizzative da perseguire durante i 36 mesi di attività del Progetto Tomato Trace

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Analisi territoriale e caratterizzazione pedologica dei 3 sub-areali differenti per caratteristiche pedo-climatiche all'interno dell'Area Dop e georeferenziazione delle aziende associate al Consorzio e/o iscritte alla DOP

Le peculiarità del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio sono profondamente legate ai fattori pedoclimatici tipici dell’area geografica in cui il pomodorino è coltivato, dove i suoli, di origine vulcanica, sono costituiti da materiale piroclastico originato dagli eventi eruttivi del complesso vulcanico Somma-Vesuvio. La morfologia dei suoli, quindi, è quella tipica che si riscontra lungo le pendici del cono vesuviano ed è caratterizzata da tessitura sabbiosa, che rende i terreni molto sciolti e drenati. I suoli hanno mediamente una reazione neutra o sub-alcalina ed una buona dotazione in macro e microelementi assimilabili, collocati lungo le pendici acclivi del complesso vulcanico, sono stati oggetto di terrazzamenti ed hanno una giacitura pianeggiante o leggermente acclive.

L’incidenza ambientale è tale che gli stessi ecotipi di pomodoro, se coltivati fuori area tipica, forniscono frutti con qualità sensibilmente diversi rispetto a quelli oggetto di tutela.

L'analisi dei terreni consentirà di individuare 3 sub-areali, distinti non solo per le caratteristiche chimico-fisiche dei terreni ma soprattutto per la differenza dei microclimi differenti lungo le pendici del cono Somma Vesuvio (Area Costiera/ Area Monte Somma / Versante Nolano).

La creazione di una mappa digitale che permetta di visualizzare le caratteristiche salienti del territorio,  la morfologia, l’uso del suolo, l’urbanizzazione, ecc. e soprattutto individui le aziende associate al Consorzio e gli areali di potenziale espansione della coltivazione del Pomodorino del Piennolo, mostrando l’evoluzione temporale di quel fenomeno insistente su quel territorio. Le informazioni cartografiche potranno essere anche un valido strumento per analizzare dati a carattere agronomico congiuntamente a variabili riferite ai suoli per decidere sui trattamenti chimici da effettuare, ma anche per monitorare l'impatto ambientale degli stessi, nonché per alimentare sistemi di tracciabilità di prodotti.

Partner coinvolti:

1.Centro Interdipartimentale di Ricerca Lupt “Raffaele D’ambrosio" dell’Università Federico II di Napoli, Area di ricerca "Centro Studi sulla Biodiversità alimentare Ce.S.B.Al."

2.Consorzio di Tutela del "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP"

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Caratterizzazione Metabolomica attraverso spettroscopia NMR per ottenere “l’impronta digitale” dei campioni in esame tramite indagine statistica multivariale degli spettri NMR (metabolic fingerprinting)

L'obiettivo è quello di rafforzare l'intera filiera produttiva del pomodorino del piennolo del Vesuvio dop  attraverso un  modello di classificazione per origine geografica, basato sulla determinazione QUANTITATIVA di metaboliti attraverso la spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR).

Con l’impiego dell’NMR si ha il vantaggio di poter procedere direttamente all’analisi di tutti i componenti contemporaneamente, le analisi sono altamente riproducibili, la preparazione del campione è pressoché nulla (bastano pochi mL per campione), i tempi di misura sono rapidi (pochi minuti) ed è possibile effettuare analisi sia quantitative che qualitative. Infatti, l’NMR fornisce informazioni riguardo la struttura molecolare e le quantità relative delle componenti di una miscela senza la necessità di separarle.

Gli esperimenti NMR saranno affiancati da analisi statistica multivariata per l’elaborazione dei dati acquisiti

L’attività di ricerca si svilupperà secondo tre linee parallele fortemente interconnesse. Le prime due, volte alla speciazione ed alla quantificazione dei costituenti l’aroma in matrici saranno di natura squisitamente sperimentale, mentre la terza avrà forti implicazioni matematico-statistiche perché finalizzata alla trattazione dei dati.

1.Tecniche cromatografiche. La prima, indispensabile supporto e controllo validativo della seconda, verterà sullo sviluppo di metodiche cromatografiche sia liquide che gassose con detector di massa (GC-MS e LC-MS).

2. Spettroscopia di risonanza magnetica nucleare. La seconda linea di ricerca verte sull’applicazione di metodologie di risonanza magnetica nucleare allo studio quantitativo delle matrici di interesse. Si svilupperanno analisi mirate per il riconoscimento e la quantificazione di specifici precursori d'aroma; successivamente saranno condotte analisi cieche utilizzando il quadro metabolico completo.

3. Analisi chemiometrica. La terza linea dell’attività sarà dedicata alla valutazione ed utilizzazione dei dati tramite conduzione di “analisi cieche” via NMR.

Risultati attesi : caratterizzazione del prodotto per subareali.

Partner coinvolti:

1.Centro Interdipartimentale di Ricerca Lupt dell’Università Federico II di Napoli, Area di ricerca Centro Studi sulla Biodiversità alimentare Ce.S.B.Al.

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Analisi nutraceutica per identificare e caratterizzare le molecole bioattive, presenti nel pomodorino del piennolo e addestramento panel per Analisi Sensoriale del prodotto fresco e conservato (piennolo 3 /6/12 mesi conservazione)

Lo scopo di questo WP è quello di individuare i punti di forza della nutraceutica del prodotto e i suoi valori salutistici.

La Nutraceutica si riferisce allo studio degli Alimenti che hanno degli effetti benefici sulla salute, ed associano la componente nutrizionale alle proprietà “curative”, ma  è una “Scienza” molto giovane e controversa, che corre il rischio di dare false indicazioni nutrizionali.

Per definirla è necessario creare dei parametri legati alla:

1) Quantità dei nutrienti, 2) Qualità degli alimenti, 3) Fruibilità degli alimenti. La definizione di quantità è data dalla concentrazione dei nutrienti, con effetti positivi sulla salute, contenuti in un determinato alimento.

La qualità è una percezione soggettiva, ma non può prescindere dalla sicurezza, cioè assenza di componenti a cui è associato un rischio per la salute. La fruibilità è legata alla facile reperibilità dell’alimento ed alla soddisfazione nell’assunzione.

Gli Alimenti funzionali indicano gli Alimenti che favoriscono importanti benefici per la salute dell’uomo, non solo in termini conservativi, ma soprattutto preventivi. Generalmente, tutti i cibi freschi o trasformati, con proprietà benefiche, dimostrate, sulla salute, sia in termini conservativi che preventivi, vengono definiti “Alimenti Funzionali”. Le funzioni di tali Alimenti  possono essere riassunte in primaria: apporto di nutrienti / secondaria: soddisfazione sensoriale / terziaria: ciò che cercano di sviluppare. Il ruolo protettivo degli “Alimenti Funzionali” non è ascrivibile ad una singola componente, ma piuttosto ad un insieme di nutrienti, contenuti in uno o più cibi, in grado di agire sinergicamente tra loro.

L'analisi metabolomica consentirà di quantificare la concentrazione dei metaboliti pro-attivi nei pomodorini del piennolo, coltivati nei 3 sub-areali dop identificati nel WP.1 , in confronto con quelli coltivati al di fuori dell'areale dop.

Inoltre verrà  addestrato un Panel sensoriale per  valutare il sapore e le altre caratteristiche sensoriali.

Partner coinvolti:

1.Centro Interdipartimentale di Ricerca Lupt dell’Università Federico II di Napoli, Area di ricerca Centro Studi sulla Biodiversità alimentare Ce.S.B.Al.

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Predisposizione di strumenti operativi per le imprese a supporto della gestione della tracciabilità attraverso l'utilizzo della tecnica di indagine NMR

Lo scopo di questo WP è quello di individuare i punti di forza della nutraceutica del prodotto e i suoi valori salutistici.

La Nutraceutica si riferisce allo studio degli Alimenti che hanno degli effetti benefici sulla salute, ed associano la componente nutrizionale alle proprietà “curative”, ma  è una “Scienza” molto giovane e controversa, che corre il rischio di dare false indicazioni nutrizionali.

Per definirla è necessario creare dei parametri legati alla:

1) Quantità dei nutrienti, 2) Qualità degli alimenti, 3) Fruibilità degli alimenti. La definizione di quantità è data dalla concentrazione dei nutrienti, con effetti positivi sulla salute, contenuti in un determinato alimento.

La qualità è una percezione soggettiva, ma non può prescindere dalla sicurezza, cioè assenza di componenti a cui è associato un rischio per la salute. La fruibilità è legata alla facile reperibilità dell’alimento ed alla soddisfazione nell’assunzione.

Gli Alimenti funzionali indicano gli Alimenti che favoriscono importanti benefici per la salute dell’uomo, non solo in termini conservativi, ma soprattutto preventivi. Generalmente, tutti i cibi freschi o trasformati, con proprietà benefiche, dimostrate, sulla salute, sia in termini conservativi che preventivi, vengono definiti “Alimenti Funzionali”. Le funzioni di tali Alimenti  possono essere riassunte in primaria: apporto di nutrienti / secondaria: soddisfazione sensoriale / terziaria: ciò che cercano di sviluppare. Il ruolo protettivo degli “Alimenti Funzionali” non è ascrivibile ad una singola componente, ma piuttosto ad un insieme di nutrienti, contenuti in uno o più cibi, in grado di agire sinergicamente tra loro.

L'analisi metabolomica consentirà di quantificare la concentrazione dei metaboliti pro-attivi nei pomodorini del piennolo, coltivati nei 3 sub-areali dop identificati nel WP.1 , in confronto con quelli coltivati al di fuori dell'areale dop.

Inoltre verrà  addestrato un Panel sensoriale per  valutare il sapore e le altre caratteristiche sensoriali.

Partner coinvolti:

1.DINTEC Scrl

2. AGROQUALITA' Spa

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Supporto ai processi di commercializzazione del prodotto, attraverso la predisposizione di strumenti operativi per la corretta applicazione dei principali standard internazionali richiesti dalla GDO

Al manuale di cui al WP4 si accompagna, nel WP5, la redazione di una Linea guida finalizzata a supportare la commercializzazione del prodotto (con particolare riferimento a quello trasformato) non solo sul mercato nazionale ma anche estero. Nello specifico nell'ambito del presente WP si prevede di realizzare una Linea Guida per la corretta applicazione degli standard internazionali "BRC Global Standard for Food Safety" e "IFS International Food Standard", declinata per la filiera del "Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP" in particolare adatta alle aziende che trasformano il prodotto rendendolo commerciabile per i mercati esteri. Gli standard BRC e IFS sono tra i più richiesti e diffusi sul mercato internazionale del food perchè sono stati sviluppati dalle Associazioni che raggruppano le principali organizzazioni della distribuzione organizzata europea: essi si applicano a tutte le imprese del settore e si rivolgono in particolare a quelle che hanno interesse ad operare come aziende fornitrici di prodotti a marchio del distributore. Attraverso la Linea Guida, utilizzando casi pratici ed esemplificativi, le aziende saranno guidate nel comprendere appieno finalità ed obiettivi degli standard internazionali sopra richiamati, modalità applicative in azienda e possibili vantaggi derivanti dalla loro adozione. A completamento dell'attività sono previsti incontri sul campo per illustrare alle imprese gli strumenti descritti nella Linea Guida ed i vantaggi commerciali derivanti dalla loro adozione.

Partner coinvolti:

1.DINTEC Scrl

2. AGROQUALITA' Spa

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Piano di Comunicazione e attività di divulgazione e diffusione dei risultati alle imprese esterne al partenariato

Il Piano di Comunicazione del progetto "TOMATO TRACE", comprende un elenco di singole azioni e di prodotti concepiti per informare, sugli obiettivi e sui risultati intermedi e finali del Progetto, tutti i soggetti che saranno coinvolti nella realizzazione delle attività, divulgare i risultati del progetto e raggiungere i soggetti delle reti nazionali e internazionali per costruire partecipazione e consenso intorno ad esso. Il soggetto capofila (Centro LUPT) si occuperà sia della progettazione del PdC che della sua concreta attuazione, coinvolgendo, qualora se ne verifichi la necessità, i soggetti professionalmente più competenti e adatti all’espletamento dei compiti previsti dal Piano stesso.

Il LUPt si avvarrà degli esperti interni che gestiscono la comunicazione per il Centro Europe Direct Lupt  a livello nazionale ed europeo.

Partner coinvolti:

1.Centro Interdipartimentale di Ricerca Lupt dell’Università Federico II di Napoli, Area di ricerca Centro Studi sulla Biodiversità alimentare Ce.S.B.Al.